Pianta superiore che vive a spese di altre piante.
Tessuto parenchimatico generato dal fellogeno.
Tessuto meristematico generante il sughero.
Distacco di cellule o tessuti con formazione di spazi tra cellule/tessuti vicini.
Aspetto generale di un organismo, determinato dall’interazione fra la sua costituzione genetica e l’ambiente.
Soluzione di continuità che si crea in un tessuto o in un organo a seguito di un’azione traumatica.
Formazione di fessure (ferite).
Trasformazione di organi fiorali in organi verdi. • Malattia di natura fitoplasmatica che interessa molteplici specie vegetali.
Trasformazione di una parte fiorale in foglia. • Abnorme produzione di foglie.
Caduta anticipata delle foglie.
Strato atmosferico, con componenti microbiche, a diretto contatto della foglia.
Successione ed evoluzione biologica in funzione del tempo.
Fenomeno di natura virale interessante i tuberi di patata, dai quali si originano germogli filiformi.
Malattia causata da agenti non infettivi.
Disciplina che studia le malattie di natura non parassitaria.
Composto postinfezionale con funzione di contrasto o blocco dell’attività di un patogeno, di basso peso molecolare, prodotta dalla pianta a seguito dell’azione di fattori biotici o abiotici.
Sostanza chimica utilizzata per prevenire o curare un processo infettivo.
Vedi Contatto.
Dicesi di fitofarmaco che, penetrato nell’organo o nella pianta, si diffonde all’intera struttura.
Disciplina che studia i metodi di lotta contro le malattie delle piante.
Parassita di un vegetale.
Malattia causata di una pianta.
Organismo capace di indurre malattia nei vegetali.
Entità unicellulare priva di parete patogeno delle piante.
Malattia causata da fitoplasmi.
Capacità di un fitofarmaco a recare danno alla pianta trattata.
Composto tossico per la pianta.
Metabolita, di origine fungina o batterica, prodotto durante un processo infettivo e capace di detrminare, parzialmente o totalmente, sintomi di malattia.
Malattia di natura fitoplasmatica della vite.
Aspetto che assumono le foglie di piante infette da virus.
Alterazione fogliare degli agrumi dovuta a carenza di zinco.
Stato di presentazione di un fitofarmaco (principio attivo) addizionato di sostanze inerti e di altre sostanze coadiuvanti. Ne derivano aerosol, emulsioni, granuli, microcapsule, paste, polveri (secche e bagnabili), soluzioni (e polveri solubili).
Sviluppo di masse miceliari nere e fuligginose sulla superficie degli organi aerei.
Intervento che prevede l’uso di farmaci liquidi o polverulenti (granulari) che in atmosfera si trasformano in gas, e quindi come tali agiscono.
Ostacolo o blocco di qualche funzione di un organismo fungino, per cui, seppur presente in un ambiente, risulta inattivo.
Alterazione del cavolfiore dovuta a carenza di boro.