Organismo che contrae rapporti nutrizionali con un altro organismo senza arrecare danno.
Microrganismo che approfitta di lesioni per penetrare la matrice vegetale.
Microrganismo che penetra e da luogo ad infezione in situazioni di stress di una pianta.
Rapporto che si instaura tra un microrganismo ed una pianta per trarne vantaggio a livello nutrizionale.
Insieme di fasi che determinano un processo morboso (o malattia).
Capacità di un microrganismo di causare malattia.
Microrganismo che contrae rapporti nutrizionali con un altro organismo arrecando danno/malattia.
Microrganismo che indirizza la sua azione verso una pianta, un organo, ecc.
Sintomo caratteristico ai fini della diagnosi di malattia in corso.
Procedura che consente di ottenere migliaia di copie di sequenze specifiche di DNA mediante l’amplificazione in vitro ad opera della DNA polimerasi.
Fase della patogenesi nella quale l’entità infettiva supera i tessuti di rivestimento della matrice vegetale.
Capacità di un fitofarmaco a permanere sulla superficie trattata.
Capacità di un fitofarmaco ad esercitare nel tempo la sua azione tossica.
Microrganismo patogeno che uccide i tessuti della pianta e se ne nutre attraverso l’emissione di tossine per poi colonizzarli.
Pianta utilizzata da un patogeno per svolgere parte del ciclo vitale.
Pianta che dà risposte sintomatologiche rapide utile per la diagnosi di carenze nutrizionali o da inquinanti o da entità virali.
Composti di sintesi, a base di piretrine naturali, ad azione antiparassitaria.
Appiattimento incompleto di un organo a sezione circolare.
Vedi Polimorfismo
Capacità di un unico gene di codificare caratteri diversi.
Capacità di un microrganismo di nutrirsi su più piante.
Capacità di un microrganismo (specialmente fungino) di assumere forme diverse.
Fitofarmaco a base di solfato di rame, calce spenta e acqua.
Organismo vegetale infetto che non presenta manifestazioni sintomatologiche.
Periodo che va dal momento in cui il prodotto viene staccato dalla pianta al momento in cui perviene al consumatore.
Quantità (biomassa) di propaguli di un patogeno che entrano in contatto con la pianta, o che sono presenti in un dato ambiente.
Capacità fisiologica dell’ospite a contrarre la malattia.
Indice che esprime l’entità del rischio che una coltura venga danneggiata da un patogeno.
Proprietà di un liquido a distendersi su una superficie solida, formando un velo sottile e uniforme.
Dicesi di fitofarmaco o applicazione che viene somministrato per evitare l’insorgere dell’infezione.
Laciniatura fogliare.
Organismi dotati di una propria organizzazione cellulare, con cellule provviste di parete e/o membrana, con materiale genetico libero nel citoplasma. Vi appartengono alghe, attinomiceti e batteri.
Previsione dell’andamento di una malattia, in funzione del tempo e dei parametri climatici.
Cellula microbica o vegetale privata della parete.
Piccola area, prominente, contenente acqua e materiale cellulare.