Microrganismo capace di alimentarsi su sostanze in decomposizione.
Fenomeno in base al quale un microrganismo può alimentarsi anche di materiale vegetale in decomposizione.
Formazione di macchie crostose irregolari sulle superfici fogliari.
Pratica tendente ad ottenere materiale vegetale esente da infezioni.
Struttura afferente all’Ispettorato Fitosanitario Comunitario.
Struttura afferente all’Ispettorato Fitosanitario Comunitario.
Struttura afferente all’Ispettorato Fitosanitario Comunitario.
Periodo, espresso in giorni, che deve intercorrere dall’ultimo trattamento con fitofarmaci prima di effettuare la raccolta.
Tecnica diagnostica basata sul confronto antigene con antisieri patogeni noti.
Dicesi di microrganismi tra loro in simbiosi.
Rapporto nutrizionale tra due organismi/microrganismi.
Rapporto tra due organismi (microrganismi) dal quale entrambi traggono vantaggio senza che essi subiscano danno. • … neutrale: rapporto tra due organismi (microrganismi) dal quale nessuno dei due trae vantaggio.
Quantità minima di inoculo necessaria per l’inizio della diffusione e moltiplicazione (batteri) o della sola diffusione (funghi).
Indica una quantità al di sotto della quale non si ha danno. Vedi Tossicità (Soglia di…).
Intensità della malattia in corrispondenza del quale i costi aggiuntivi per la lotta uguagliano i ricavi derivati.
Pratica che utilizza l’energia solare per inattivare i propaguli presenti nel terreno tramite l’innalzamento della temperatura ottenuto con film plastici.
Campo di azione di un fitofarmaco o di un microrganismo. Insieme delle piante verso le quali un fitofarmaco è attivo. • Insieme delle piante aggredibili da parte di un microrganismo.
Procariota a forma di spirale dotata di membrana cellulare, ma senza parete.
Capacità di una entità fungina di emettere conidi/spore.
Pratica tendente a rendere sterile (asettico) un ambiente o un organo vegetale.
Struttura miceliare atta alla conservazione, costituita da un ammasso di ife intimamente collegate alla matrice vegetale.