Autori: Antonino Catara, Serena Rizza, Matilde Tessitori
Il virus della tristezza degli agrumi (CTV) causa da tempo epidemie devastanti in vari paesi agrumicoli e nell’area del Mediterraneo. La sostituzione dell’arancio amaro con portinnesti tolleranti a CTV, può risolvere temporaneamente il problema, ma rimangono attuali i rischi della possibile emergenza e/o introduzione di ceppi di CTV “stem pitting” o comunque più virulenti di quelli attualmente diffusi e/o dell’afide Toxoptera citricidus. Non è da sottovalutare poi il rischio di introduzione dai Paesi asiatici di Candidatus Liberibacter e dei relativi vettori, o del Citrus tatter leaf virus, particolarmente dannoso in piante innestate su arancio trifogliato e citrange. Mentre dai Paesi del Sud America il rischio riguarda il “Citrus blight”, la variegatura clorotica, il “Citrus sudden death” e la leprosi. Incombe anche il rischio di virus già presenti in alcuni paesi del Mediterraneo, quali “Citrus yellow vein clearing virus” e “Citrus chlorotic dwarf virus”, presenti in Turchia, che si assume siano trasmessi da insetti vettori, e il “Citrus leaf blotch virus”, trasmissibile per seme. Né possono trascurarsi altri problemi, oggi mascherati dall’uso dell’arancio amaro, quali i viroidi agenti dell’exocortite, della cachessia e di altre malattie.
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